Tutela del paziente fragile e sostegno alla
Famiglia nella gestione di cura
ONLUS Sezione Campana
Prot. n. 72
Al Presidente Regione Campania
On. Stefano Caldoro
Al Consigliere del Governatore per i temi attinenti la Sanità
Senatore Raffaele Calabrò
Al Presidente Consiglio Regionale
Paolo Romano
AlPresidente V Commissione “Sanità e Sicurezza Sociale”
Michele Schiano di Visconti
Loro Sedi
Oggetto: chiusura NAD Ospedale CTO
Egregi, la presente per comunicarvi la segnalazione (di cui in allegato) pervenutaci dalla moglie di un paziente affetto da Malattia d’Alzheimer circa la problematica di cui all’oggetto e che ha gravi ripercussioni sulla qualità di vita del paziente e della sua famiglia.
Con il progredire della malattia, la persona affetta da Alzheimer, tra i vari fenomeni cui può andare incontro vi è quello della disidratazione e difficoltà nella masticazione e nella deglutizione (disfagia). In questi casi diventa necessario ricorrere ad un supporto specialistico per la soluzione di problemi nutrizionali, nella ricerca di alimenti utili a stimolare la deglutizione e a favorire l’idratazione e ad evitarne il soffocamento.
Il Sig. Giuseppe Sposato è uno di quei pazienti che si trova in queste condizioni e per questo motivo la moglie ricorreva alla Struttura NAD presente presso il CTO per il ritiro mensile di alcuni prodotti specifici utili alla sopravvivenza di suo marito, perché diversamente non in grado di alimentarsi.
Sembra che da qualche giorno tale struttura sia stata chiusa senza alcun preavviso né un’adeguata informativa alla cittadinanza sul perché e sulle possibili alternative che anche a noi non sono del tutto note.
Per i motivi su esposti, chiediamo alle SS.VV. di intervenire sulla questione di vitale importanza con una ricognizione volta non solo su territorio dell’ASL Napoli 1 Centro, ma su tutto il territorio regionale al fine di verificare se si è attuata quella rete territoriale di nutrizione clinica prevista con i Fondi degli obiettivi del PSN erogati nel 2005 (circa 5.500 su un totale di 50 milioni per le cure domiciliari in genere) affinchè, a chi già versa in condizioni di grandissimo disagio, vengano almeno garantiti i livelli minimi di assistenza per sopravviviere.
Ringraziando anticipatamente e in attesa di un vs gentile sollecito riscontro
Distinti saluti
Il Presidente
Dr.ssa Caterina Musella Branciforte
