Riabilitazione nel morbo di Alzheimer: corso formativo al centro Megaris

di Ettore Mautone

Gli aspetti sociosanitari e riabilitativi, della persona affetta da Morbo di Alzheimer e altre sindromi demenziali sono gli argomenti al centro del corso di formazione organizzato dalla sede regionale dell’Associazione italiana malattia di Alzheimer (Aima). Il corso conferisce ben cinquanta crediti formativi (Ecm) ed avrà inizio il 10 luglio per concludersi il 14 dicembre del 2002. Le attività si svolgeranno presso la sede dell’Istituto Megaris, in via Petrarca numero 80 a Napoli. La segreteria organizzativa fa invece capo all’Aima presieduta, in Campania, da Caterina Musella, sociologa presso la Asl Napoli 1. La quota di partecipazione è di 450 euro.
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Il corso è di aggiornamento sull’Alzheimer è destinato ai medici di medicina generale, innanzitutto, ma anche ai geriatri, neurologi, psichiatri, sociologi, responsabili e addetti ai lavori di aziende sanitarie ed ospedaliere, ai funzionari degli enti locali e ai responsabili delle strutture di riabilitazione, alle cooperative e agli operatori del privato sociale. Fra i relatori figurano Franco Rengo, ordinario di geriatria, Mario Petrella responsabile del dipartimento di salute mentale della Asl Napoli 1, Angelo Montemarano, direttore generale della Asl Napoli 1, Salvatore Esposito, coordinatore dei Piani di zona e dei servizi sanitari dell’amministrazione comunale di Napoli, Carlo Melchionna settore riabilitativo della Asl Napoli 1, Fausto Rossano direttore del dipartimento di salute mentale della Asl Napoli 1, Antonio Postiglione, associato di Geriatria dell’Università Federico II, Giuseppe Volpe, direttore del distretto 52 della Asl Napoli 1 e Nadia Vecchione, psicologa psicoterapeuta del centro Crn di Napoli.

Docenti qualificati

Direttori del corso sono Caterina Musella, presidente regionale Aima, Rosa Dini, direttore del dipartimento di Scienze motorie e riabilitative dell’Università di Genova, Lucio Rauti, del dipartimento di Sociologia dell’Università di Salerno, Paolo Marinelli, direttore del dipartimento di Igiene della Seconda Università. «La trasversalità della formazione e l’approccio didattico, prevalentemente basato su esperienze concrete, con lezioni orientate alla pratica operativa — avverte Caterina Musella — e la riproducibilità del programma, caratterizzano questo percorso formativo che per l’alta qualità delle attività didattiche svolte conferisce in una sola volta un terzo di tutti i crediti formativi che ciascun operatore sanitario deve acquisire in cinque anni di attività di formazione e aggiornamento».

Attenzione al sociale

L’obiettivo del corso è sensibilizzare e focalizzare le problematiche organizzative rispetto all’assistenza ai malati di Alzheimer, ottimizzare le risorse, definire gli ambiti etico-giuridici, inquadrare le problematiche diagnostiche e terapeutiche, definire i percorsi socio-sanitari per strutturare protocolli d’interventi riabilitativi e gestionali opportuni ed adeguati nell’assistenza al malato secondo le linee guida dei più moderni protocolli internazionali.
L’Alzeimher è una delle nuove emergenze sanitarie del terzo millennio: oggi colpisce 10 cittadini ogni 10 mila.

Pubblicato su http://archivio.denaro.it/VisArticolo.aspx?IdArt=288796&KeyW=, 26 Giugno 2002