Buongiorno,
Il mio nome è Giuseppe Aprea e sono il figlio di Francesco.
Mio padre oggi 77 enne, da 4 anni , vive accompagnato dall’Alzheimer.
Ho voluto scrivere, anzi ho sentito il bisogno di scrivere queste poche righe, per esprimere la nostra (mia, di mia madre e di mio fratello Antonio), gratitudine e ringraziamento per il sostegno che nel corso del 2012/2013 l’AIMA Napoli ha garantito alla nostra famiglia.
Per questo, desidero RINGRAZIARE con tutto il cuore tutti, ma proprio tutti, coloro che dalla direzione Sig. Caterina Musella ai volontari del Servizio Civile (nella persona del volontario Ferruzzi Flavio) ci hanno aiutato durante le nostre, mie e di mia madre, pesanti, faticose giornate di solitudine.
Ci auguriamo, noi familiari delle persone affette da Alzheimer, che il Vostro supporto/assistenza non sia stato un “causale episodio” di buona sanità.
Per questo siamo molto dispiaciuti che terminato il periodo 2012/2013 non ci sia stata ancora assegnata una nuova figura di supporto. Ma siamo speranzosi che la Vostra magnifica attività cresca sempre più e che le istituzioni capiscano e riconoscano l’essenziale e utilissimo ruolo che offrite per tutta la collettività.
E in questa certezza è racchiuso il successo del progetto AIMA.
Voglia condividere questa lettera con Lei, Sig. Musella con i Suoi colleghi amministratori, i ragazzi del Servizio Civile, gli Assessori alla Sanità ed alle Politiche Sociali, e con tutti coloro che, nel corso dei mesi, ci hanno seguito con attenzione, professionalità e dedizione.
Un grazie sincero.
Con stima, Aprea Giuseppe