Sapevi che nel caso tu stia accudendo un familiare disabile, puoi richiedere un bonus fino a 1200 euro al mese?
Si tratta di un progetto di assistenza e di supporto rivolto essenzialmente alle persone non autosufficienti, ai familiari di dipendenti e pensionati pubblici, e promosso dalla sezione dell’Inps che gestisce i dipendenti pubblici ex INPDAP.
Il bando Home Care Premium scade il 31 marzo 2015:
L’Inps ha comunicato che entro il 31 marzo prossimo è possibile presentare le domande per la partecipazione al bando Home Care Premium, il concorso che dà diritto a un contributo mensile fisso da 400 a 1.200 euro mensili a favore di chi si occupa di un familiare non autosufficiente.
Lo slittamento del termine di scadenza è motivato dalla difficoltà, rappresentata dagli interessati all’INPS, di presentare la dichiarazione sostitutiva unica (DSU), utile a determinare il valore ISEE, requisito imprescindibile per consentire l’erogazione delle prestazioni.
Le domande andranno presentate compilando il modulo scaricabile dal sito dell’Inps attraverso il proprio PIN.
I beneficiari sono i dipendenti e pensionati pubblici, utenti della Gestione Ex Inpdap, i loro coniugi conviventi e i loro familiari di primo grado non autosufficienti (adulti e anziani, minori e adulti disabili).
Inoltre non sono richiesti limiti di reddito massimo. È comunque necessario presentare l’Isee che servirà all’Inps per determinare la misura del contributo da erogare al beneficiario sulla base di criteri di graduatoria indicati in questo articolo: “Scade tra pochi giorni il concorso per avere 1.200 euro dall’Inps ogni mese”.
Le prestazioni erogate dall’Istituto sono divise in tre diversi elementi:
a) contributo economico mensile erogato in favore del beneficiario, riferito al rapporto di lavoro con l’assistente familiare (prestazione prevalente) secondo la tabella inserita nel bando stesso (Art. 13);
b) contributo economico in favore dell’ATS (ambito territoriale sociale) per le attività gestionali a cura dello stesso;
c) contributo economico in favore dell’ATS (ambito territoriale sociale) per la fornitura, a cura dello stesso, di prestazioni integrative a supporto del percorso assistenziale del beneficiario (prestazioni integrative).