Seduta di fronte a te accanto al caminetto,
Cerco, disperatamente,una scintilla di vita
Nei tuoi occhi che fissano il vuoto.
Le fiammelle sembrano danzare nel tuo
Sguardo chiaro e mi illudo di interpretare
Un significato recondito nelle tue parole sconnesse.
Mi avvicino, stringo le tue nelle mie mani,
Non mi respingi,sembra,anzi,che tu mi riconosca,
Poi, d’un tratto, dici”sei bella!”
Mio dio! Sei capace di leggere il dolore nel
Mio cuore o mi rivedi con addosso quel vestito
Arancione che mi regalasti quando avevo 20 anni?
Non riesco a trattenere le lacrime…
Come puo’ il mondo accettare il tuo lento declino
Senza far nulla per te?
Non posso dimenticare quanto mi amassi e
Con quanta gioia mi rispondessi al telefono,zia cara!
Ora sei troppo lontana….,
Ti sei inoltrata in quel labirinto
Dove la percezione della musica,della voce,
Dei visi di coloro che amavi ti son diventati stranieri.
Ed anche tu sei straniera in quel mondo
Che è diventato straniero a te!
ELIA DE STEFANO
(Avellino)