Che cos’è oggi l’Alzheimer? Non è solo una delle patologie più diffuse al mondo, ma anche una delle più costose. Problemi di memoria, di linguaggio, di orientamento, richiedono la presenza di un caregiver, “colui che dà cura”: un familiare, o talvolta qualcuno pagato per dare supporto al paziente.
In dodici anni l’AIMA Napoli Onlus, l’associazione malattia di Alzheimer, con sedi operative a Napoli, Benevento, Avellino, Salerno e Caserta, è diventata il punto di riferimento regionale per tutte le persone affette da Alzheimer: assistenza totalmente gratuita alle famiglie nella gestione della malattia.
Attraverso le sole donazioni ed iscrizioni annuali simboliche e non obbligatorie – 50euro per i soci ordinari e 70 per i soci sostenitori – l’associazione offre un modello assistenziale qualitativo sempre alla ricerca di metodologie e strumenti innovativi per la cura dell’Alzheimer.
Chi entra in contatto con questa malattia, deve purtroppo fare i conti con un sistema socio-sanitario inadeguato ed oneroso.
”L’Alzheimer non è interessante fino a quando non diventa di interesse per qualcuno – denuncia la presidente dell’AIMA Napoli, Caterina Musella — Il sistema sanitario è molto più coinvolto, erroneamente, di quello sociale, ormai completamente abbandonato; il carico assistenziale continua così a ricadere sulle famiglie e il volontariato non può essere l’unica risposta”.
Persone pericolose, aggressive, così viene definito chi si ammala di Alzheimer: “Non è vero – replica Musella – noi non ci siamo mai imbattuti in pazienti che ci hanno aggredito.
Oggi in Campania sono oltre 200mila i familiari che lottano contro l’Alzheimer e 80mila i casi riscontrati”.
L’AIMA si contraddistingue nell’intero territorio campano attraverso le molteplici attività gratuite e agli interventi a favore dei pazienti e dei loro familiari, guidati fisicamente nel percorso migliore da intraprendere.
Dal 2005 sono state organizzate 280 visite, grazie all’accompagnamento degli utenti, nella valutazione diagnostica e nei controlli, presso un ambulatorio di neurologia dedicato presso l’Ospedale dei Colli – CTO. Tra Napoli, Salerno e Benevento, 40 famiglie hanno beneficiato di circa 9 ore settimanali di assistenza domiciliare gratuita e con l’aiuto dei volontari del Servizio Civile sono stati sostenuti altri 50 utenti.
I Laboratori emozionali, di musicoterapia, arte e cucina, che si sviluppano tra il salernitano ed il napoletano, hanno proposto a 105 persone momenti di svago fondamentali a riattivare le funzioni cognitive. Non solo: con una semplice prenotazione, a disposizione dei familiari si ha un pulmino gratuito per il trasporto da e verso l’abitazione.
I gruppi di Auto e Mutuo Aiuto, formati da figure professionali esperte del settore, hanno prestato il loro intervento a 175 famiglie tra Napoli, Salerno e San Giorgio a Cremano; AIMA in tre anni ha offerto anche servizi di trasporto a 155 utenti, tra pazienti e familiari, per uscite esterne o verso strutture ospedaliere, uscite giornaliere e riaccompagnamento al proprio domicilio.
La sensibilizzazione riguardo le problematiche della malattia è un altro degli obiettivi principali dell’associazione:
“Con il sito www.aimanapoli.it, continuamente aggiornato sulle nostre attività e con il nostro numero verde, il primo in Campania – specifica la direttrice dell’AIMA – siamo presenti a tutto tondo sul territorio, al fianco delle famiglie”.
E tra le varie iniziative, nasce, non meno di un mese fa, Caffé Alzheimer, in viale dei Pini 53 ai Colli Aminei; un progetto già consolidato nel salernitano ed ora inaugurato anche a Napoli, un centro che offre spazi a chi è colpito dalla malattia, per incontri periodici organizzati in modo che le famiglie possano ricevere, senza spese di sorta, tutta l’assistenza necessaria.

 A cura di Cristina Celli

 

Pubblicato su http://www.retenews24.it/rtn24/archivio/aima-una-vita-per-gli-anziani-lalzheimer-non-fa-piu-paura-risolti-80mila-casi/, Ottobre 2013