Nel 2005 il modello AIMA…Amiamoci approda al CTO
Le numerose richieste pervenute al Centro Ascolto AIMA hanno visto la sperimentazione di un percorso di umanizzazione e continuità assistenziale tra MMG, Ospedale e Territorio per anziani fragili e Persone con malattia d’Alzheimer, attraverso una collaborazione tra l’AIMA, l’UVA dell’U.O.C. di Neurologia e Stroke dell’ex Ospedale CTO, ultimamente annesso all’AORN dei Colli, e i servizi territoriali dell’ASL Napoli 1 Centro, tra cui il Servizio di Umanizzazione dei percorsi assistenziali.
A seguito di tale percorso nasce, presso l’Unità Stroke di Neurologia del CTO – Ospedale Dei Colli, l’AMBULATORIO PER LE DEMENZE con la presenza del neurologo del CTO e le psicologhe dell’AIMA, aperto i PRIMI 3 GIOVEDÍ di ogni mese.
Preparando l’impegnativa con la dicitura specifica
“Visita Neurologica per Demenza”
è possibile effettuare diagnosi, valutazioni, controlli ed eventuali day hospital
L’AIMA, in accordo con il Medico di fiducia del paziente, si preoccupa di prenotare la visita nel giorno e nell’orario previsto e il ticket per la visita sarà pagato direttamente il giorno della visita. Durante la visita è presente, oltre il medico dell’Ambulatorio, anche una psicologa dell’AIMA, quale tramite tra il medico e il paziente prima, tra la famiglia e il territorio poi.
a) Lo scopo principale è quello di snellire l’iter procedurale, accogliere e accompagnare i pazienti e la famiglia durante la visita e lungo tutto il percorso della malattia, orientarli anche dopo la visita e guidarli verso il Percorso Terapeutico Individualizzato più adeguato integrando i servizi offerti dalla ASL (UVA, Centri Diurni Alzheimer, RSA…) con interventi offerti dall’AIMA durante tutto il percorso della malattia (sostegno domiciliare, Gruppi di Auto Mutuo Aiuto, Caffè Alzheimer, percorsi educativi ai Carergiver, per la “compliance” alle terapie prescritte e per l’aderenza ad uno stile di vita adeguato in riferimento a patologie specifiche, laboratori di stimolazione cognitiva e di musicArteterapia…)
Tale percorso che vede il coordinamento delle cure tra diversi professionisti e la continuità dell’assistenza, affianca alla cura (cure) della medicina scientifica il prendersi cura (care) umanistico della Persona attraverso:
b) Centro Ascolto H/12, attivo presso la sezione campana dell’AIMA, in grado di: 1) intercettare i numerosi, nuovi e sempre più complessi bisogni socio-sanitari dell’assistito e del Caregiver; 2) ascoltare, orientare la domanda e convogliarla, in collaborazione con il MMG, per un primo approccio al problema; 3) affrontare le problematiche sociali che complicano il decorso della cura sia in fase iniziale che terminale; 4) offrire consulenze psicosociali e medico legali, attività di counseling in maniera standardizzata ed efficace;
c) Punto di Accesso presso il Centro Demenza dell’UOC di Neurologia (con annessa UVA) al fine di consentire la presa in carico della persona che arriva al P.O. in regime ambulatoriale, in grado di attivare tutti gli step diagnostici e assistenziali previsti dalle più aggiornate linee-guida, per poi stabilire, attraverso l’”accompagnamento” dell’AIMA, una stretta connessione con le UVA e le altre strutture presenti sul territorio per un utilizzo appropriato delle risorse a disposizione.
d) Servizi innovativi dell’AIMA integrativi (low cost) a quelli istituzionali (sostegno domiciliare, Gruppi di Auto Mutuo Aiuto, Caffè Alzheimer, percorsi educativi ai Carergiver, per la “compliance” alle terapie prescritte e per l’aderenza ad uno stile di vita adeguato in riferimento a patologie specifiche, laboratori di stimolazione cognitiva e di musicArteterapia…) rispondendo così, in maniera adeguata, a tutte le esigenze del paziente, della famiglia, del Caregiver.
Tale percorso, attualmente in corso, grazie al progetto regionale “Caregiver: sostegno alla Famiglia” rafforza il rapporto di alleanza tra il medico, il paziente e la Famiglia che si sentono meno soli, più sostenuti e si arricchiscono di competenze specifiche nella gestione di cura, riducendo così costose cure per i disturbi comportamentali del paziente, per lo stress del caregiver ed il ricorso inappropriato del singolo a prestazioni il più delle volte non giustificabili con il suo reale stato di salute.
Il dr. Nicola Vanacore dell’ISS, complimentandosi con l’AIMA ha detto “…è quello che dovremmo cercare di implementare nel prossimo futuro nelle diverse realtà territoriali”
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