Venerdì ad Eboli convengo sulle cure palliative

Si terrà venerdì 9 luglio presso la Sala Mangrella del complesso monumentale San Francesco di Eboli, il convegno medico sul tema “Dal to cure …Al to care – Le cure palliative nella Regione Campania in un percorso di umanizzazione delle cure”. L’incontro è organizzato dal Comitato Regionale Assistenza Malati Terminali  in collaborazione con l’Asl di Salerno, distretto 64 di Eboli coordinato dal direttore sanitario, il dottor Pasquale Melillo e il direttore amministrativo, la dottoressa Battistina Marcello, e diverse associazioni specializzate nel settore della terapia del dolore. «Equità nell’accesso all’assistenza, le cure palliative destinate ai malati terminali diventano un diritto per tutti -afferma il dottore Armando De Martino membro del Cramt tra i promotori dell’iniziativa e responsabile dell’Hospice “Il Giardino dei Girasoli” di Eboli-. Grazie a questo incontro tra operatori medici e sanitari, e l’intera cittadinanza, i componenti del  Cramt presenteranno il documento proposto agli uffici regionali competenti per l’accesso alle cure palliative territoriali ed ospedaliere. La prescrizione dei farmaci antidolore diventa più semplice ed è prevista  l’attivazione e l’integrazione delle reti ospedaliere e territoriali a livello regionale e nazionale e la loro uniformità su tutto il territorio nazionale». Al convegno è prevista la partecipazione di: prof. Raffaele Calabrò, senatore della Repubblica e consigliere del Presidente della Regione Campania per la Sanità; Dr. Fernando De Angelis, commissario Asl Salerno; Dr. Alberto De Santis, presidente “Anaste” e “Federsalute”; Dr. Walter Di Munzio, sub commissario Asl Salerno; avv. Martino Melchionda, sindaco di Eboli; dr. Pasquale Melillo, direttore distretto sanitario 64; Dr. Marco Spizzichino, dirigente della Programmazione Sanitaria Ministero della Salute; Dr. Nicola Stabile, presidente “Federfarma”; Giuseppe Zuccatelli, sub commissario ad acta della sanità campana.

Pubblicato su www.targatosa.it, 7 Luglio 2010

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Domani convegno medico ad Eboli sul tema “DAL TO CURE …AL TO CARE” .  Le cure palliative nella Regione Campania in un percorso di umanizzazione delle cure

Si terrà venerdì domani presso la Sala Mangrella del complesso monumentale San Francesco di Eboli, il convegno medico sul tema “Dal to cure …Al to care – Le cure palliative nella Regione Campania in un percorso di umanizzazione delle cure”.
L’incontro è organizzato dal Comitato Regionale Assistenza Malati Terminali (Cramt) in collaborazione con l’Asl di Salerno, distretto 64 di Eboli coordinato dal direttore sanitario, il dottor Pasquale Melillo e il direttore amministrativo, la dottoressa Battistina Marcello, e diverse associazioni specializzate nel settore della terapia del dolore.
Al convegno è prevista la partecipazione di: prof. Raffaele Calabrò, senatore della Repubblica e consigliere del Presidente della Regione Campania per la Sanità; Dr. Fernando De Angelis, commissario Asl Salerno; Dr. Alberto De Santis, presidente “Anaste” e “Federsalute”; Dr. Walter Di Munzio, sub commissario Asl Salerno; avv. Martino Melchionda, sindaco di Eboli; dr. Pasquale Melillo, direttore distretto sanitario 64; Dr. Marco Spizzichino, dirigente della Programmazione Sanitaria Ministero della Salute; Dr. Nicola Stabile, presidente “Federfarma”; Giuseppe Zuccatelli, sub commissario ad acta della sanità campana.

Pubblicato su Onda News Web TV, Sanità, 8 Luglio 2010

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Eboli: “Dal to cure …al to care” – Le cure palliative nella Regione Campania in un percorso di umanizzazione delle cure

di Lucia Gallotta

Si terrà venerdì 9 luglio presso la Sala Mangrella del complesso monumentale San Francesco di Eboli, il convegno medico sul tema “Dal to cure …Al to care – Le cure palliative nella Regione Campania in un percorso di umanizzazione delle cure”. L’incontro è organizzato dal Comitato Regionale Assistenza Malati Terminali (Cramt) in collaborazione con l’Asl di Salerno, distretto 64 di Eboli coordinato dal direttore sanitario, il dottor Pasquale Melillo e il direttore amministrativo, la dottoressa Battistina Marcello, e diverse associazioni specializzate nel settore della terapia del dolore.
«Equità nell’accesso all’assistenza, le cure palliative destinate ai malati terminali diventano un diritto per tutti – afferma il dottore Armando De Martino membro del Cramt tra i promotori dell’iniziativa e responsabile dell’Hospice “Il Giardino dei Girasoli” di Eboli-. Grazie a questo incontro tra operatori medici e sanitari, e l’intera cittadinanza, i componenti del  Cramt presenteranno il documento proposto agli uffici regionali competenti per l’accesso alle cure palliative territoriali ed ospedaliere. La prescrizione dei farmaci antidolore diventa più semplice ed è prevista l’attivazione e l’integrazione delle reti ospedaliere e territoriali a livello regionale e nazionale e la loro uniformità su tutto il territorio nazionale».
La legge 38 del 15 marzo 2010 è in vigore dal 3 aprile scorso e disciplina nuove disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore.
Integrazione tra interventi sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali, soprattutto nell’ambito delle cure e dell’assistenza domiciliari verso persone affette da una malattia in fase terminale. Secondo la dottoressa Caterina Musella, componente del Cramt e presidente regionale dell’associazione Aima: «E’ questa la  necessità da attuare sul territorio campano. Realizzare una rete di assistenza ai malati terminali efficace ed efficiente, che richiede l’impegno e la collaborazione di tutti».
Al convegno è prevista la partecipazione di: prof. Raffaele Calabrò, senatore della Repubblica e consigliere del Presidente della Regione Campania per la Sanità; Dr. Fernando De Angelis, commissario Asl Salerno; Dr. Alberto De Santis, presidente “Anaste” e “Federsalute”; Dr. Walter Di Munzio, sub commissario Asl Salerno; avv. Martino Melchionda, sindaco di Eboli; dr. Pasquale Melillo, direttore distretto sanitario 64; Dr. Marco Spizzichino, dirigente della Programmazione Sanitaria Ministero della Salute; Dr. Nicola Stabile, presidente “Federfarma”; Giuseppe Zuccatelli, sub commissario ad acta della sanità campana.

Programma

ore 9 – 9,30: Apertura lavori

ore 9,30 – 10: Saluti delle Autorità e apertura lavori

ore 10 – 10,20: Dr. Marco Spizzichino (Direzione della Programmazione Sanitaria Ministero della Salute) – “Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore” L. 38/2010

ore 10,20 – 10,30: Dr. Armando De Martino – “La rete di cure palliative e modalità d’accesso”

ore 10,30 – 10,40: Dr. Fabio Borrometi – “Le cure palliative per i minori”

ore 10,40 – 10,45: Dr.ssa Caterina Musella – “Le cure palliative a tutela del paziente e sostegno alla famiglia nella gestione della cura”

ore 10,50 – 11: Prof. Bruno Zamparelli – “La cura del dolore cronico oncologico e non: procedure di accesso ai medicinali impiegati nella terapia del dolore”

ore 11 – 11,20: Coffee Break

ore 11,20 – 11,30: Dr.ssa Anna Iervolino – “Gli Hospice quale luogo per l’accoglienza e la cura per i malati terminali”

ore 11,30 – 11,40: Prof. Gaetano Sicuranza – “Processi di qualificazione e formazione continua in materia di cure palliative e di terapia del dolore”

11,40 – 12,10: Prof. Pasquale Giustiniani, Dr.ssa Anna Fabrizio, Dr.ssa Barbara Morgillo – Tavola rotonda su “Dignità della vita …Dignità della persona”

12,10 – 12,20: Dr. Gianluigi Zeppetella (Sicp Campania) – “L’assistenza ai malati terminali in Campania: attualità e prospettive”

12,20 – 13,30: La parola agli utenti, alle famiglie, associazioni ed operatori del settore.

Modera l’incontro: Dr.ssa Valeria Capezzuto.

Pubblicato su: www.iammepress.it; www.ilgazzettinovesuviano.com;  www.cilentonotizie.it; www.dentrosalerno.it – Luglio 2010

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Eboli – Le Cure palliative nella Regione Campania in un percorso di umanizzazione delle Cure

SEMINARIO di STUDI

“Le cure Palliative nella Regione Campania in un percorso di umanizzazione delle Cure”

Dal To Cure ….al To Care

Convento di S. Francesco Eboli – 9 Luglio 2010 ore 9.00

Hospice ingresso Reparto

“ …..Il bisogno di essere ascoltato, riconosciuto, compreso, apprezzato per quello che si è, risulta prevalente rispetto ad ogni altro bisogno.
E’ il bisogno di essere trattato come persona viva fino alla morte, nel rispetto della propria dignità.
Solo quando il morente sente di non contare più per coloro che lo circondano, si sente allora veramente solo, si lascia andare e può sprofondare nell’angoscia”.

M. Balint.

PROGRAMMA dei LAVORI

Ore 9.00 – 9.30 – Apertura dei lavori

9.30 – 10.00
Saluti delle Autorità e apertura dei lavori Modera Dr.ssa Valeria Capezzuto

10.00 – 10.20
Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore». L. 38/2010
Dr. Marco Spizzichino
Direzione della Programmazione Sanitaria – Ministero della Salute

Presentazione del documento elaborato dal CRAMT:
“Linee di indirizzo per l’accesso alle cure palliative domiciliari e residenziali”

10.20 – 10.30
La rete di cure Palliative e modalità d’accesso
Dr. Armando de Martino

10.30 – 10.40
Le cure palliative per i minori Dr. Fabio Borrometi

10.40 – 10.50
Le cure palliative a tutela del paziente e sostegno alla Famiglia nella gestione di cura
Dr.ssa Caterina Musella

10.50- 11.00
La cura del dolore cronico oncologico e non: procedure di accesso ai medicinali impiegati nella terapia del dolore
Prof. Bruno Zamparelli

11.00 – 11.20 – Coffe Break

11.20 –11.30
Gli Hospice quale luogo per l’accoglienza e la cura per i malati terminali
Dr.ssa Anna Iervolino

11.30 – 11.40
Processi di qualificazione e formazione continua in materia di cure palliative e di terapia del dolore
Prof. Gaetano Sicuranza

11.40- 12.10
Tavola rotonda: Dignità della Vita …Dignità dellaPersona
Prof. Pasquale Giustiniani,
dr,ssa Anna Fabrizio,
dr.ssa Barbara Morgillo

12.10-12.20
L’assistenza ai malati Terminali in Campania: attualità e prospettive
Dr. Gianluigi Zeppetella

12.20 –13.30
La parola agli utenti, alle Famiglie,
Associazioni ed operatori del Settore

Componenti
Comitato Regionale Assistenza
Malati Terminali (CRAMT)
G. Zeppetella SICP Campania

F.Borrometi, A. De Martino,
A. Fabrizio, P. Giustiniani,
A. Iervolino, B. Morgillo,
C. Musella, G. Sicuranza,
B. Zamparelli

COMMENTO:

marco naponiello ha detto:

on 5 luglio 2010

L’intero sistema (paziente e rete affettiva significativa) è attraversato da un’esperienza di sofferenza, di grande dolore che, per le caratteristiche che presenta, lo si definisce dolore totale. Qualcosa che devasta e fa male dentro, qualcosa d’immediato, brutale, inconciliabile, irrecuperabile. La tecnica può intervenire sugli aspetti fisici – lenire i sintomi nel 95% delle situazioni – ma non sempre riesce a trattare, ammesso che la rilevi, la preponderante quota di forte disagio emozionale connessa con l’angoscia del morire.
Parlare di qualità delle cure, e di quelle palliative in particolare, significa tenere in conto il punto di vista della persona – i suoi sentimenti, le sue paure, i suoi dubbi, i livelli di tolleranza e stress ma anche le sue certezze e i suoi convincimenti – per confezionare un mantello su misura e a misura di dignità e di diritto alla qualità di vita personalmente intesa.
Nell’agire socio-sanitario ecco allora che la palliazione diviene pieno rispetto della persona. Rispetto dell’autonomia di scelta in un contesto di empatia, condivisione, informazione e riflessione. Passaggi di una Medicina Relazionale che conferisce valore alla comunicazione e all’ascolto. E’ un’operazione non facile, di fatto un’operazione culturale che investe la categoria soprattutto medica impegnandola in una revisione di se stessa, del suo agire e dei suoi stessi percorsi formativi. Posizioni sempre più avvertite fra i medici, specie quelli passati “dall’altra parte”, divenuti ad un certo punto della loro vita essi stessi malati (il cardiochirurgo Sandro Bartoccioni, l’oncologo Gianni Bonadonna, il chirurgo toracico Francesco Sartori che insieme hanno testimoniato la loro esperienza di malattia in un libro e, nel passato governo, due di loro sono divenuti parte integrante del gruppo di lavoro al Ministero della Salute) perché il bisogno di cura genera una ricerca di comunità fra simili (la cosiddetta Società dei Malati, di cui tanto argomenta Gad Lerner).
Le persone, consapevoli del diritto di parola e del diritto ad avere voce nelle scelte terapeutiche che li riguardano, si pongono da interlocutori nel rapporto con i curanti per le decisioni importanti da prendere. In questo modo si realizza il dominio dell’uomo sulla tecnica e non il contrario. Questa rimane, come è giusto che sia, strumento a disposizione, al servizio dell’umanità, della scienza umana che si fa scienza etica in quanto luogo pensante, luogo dei limiti, quelli coscientemente individuati e inscritti dall’individuo nella propria biografia, per quel tanto o poco di esistenza che è il tutto di quel che resta da vivere. Il sistema relazionale, quello affettivo e quello dei curanti, deve poter aprire ai discorsi di fine vita, far parlare e ascoltare e mantenere le volontà del malato anche quando questi non può più farlo direttamente.n Italia abbiamo magnifiche esperienze ma anche troppi ritardi rispetto alla cultura della lotta al dolore e alla stessa umanizzazione delle cure che deve consentire un approccio diverso alla persona e il massimo coinvolgimento possibile dei familiari ai quali va garantito un costante supporto assistenziale per tutta la durata della malattia. Non solo negli ambiti strettamente medico-sanitari ma anche per quelli assistenziali e di vero e proprio sostegno nella gestione della persona malata in condizioni terminali o gravemente degenerative”.Le cure palliative e la terapia del dolore rappresentano il tentativo di uscire dalle contraddizioni, rifiutando l’assunto secondo cui nulla debba essere fatto perché non c’è più nulla da fare. Al contrario si sostiene che, proprio perché nulla può più essere fatto sul piano delle terapie causali, moltissimo occorre fare per recuperare qualità di vita, anche nell’ambito dell’assistenza umana e sociale.
Le cure palliative si pongono secondo quindi come: l’integrazione della terapia del dolore e degli altri sintomi con la terapia di sostegno psicologico, socio-assistenziale ed il supporto solidaristico volto ad ottimizzare la qualità della vita di persone affette da patologie inguaribili e spesso a rapida evoluzione, in fase avanzata e terminale. L’A.V.O. nasce a Milano nel 1975 come forma di volontariato da sperimentare nel settore sanitario, assume l’ospedale come campo di intervento sia perché immagine più concreta dell’attività sanitaria sia perché epicentro della sofferenza umana.
Gli obiettivi dell’A.V.O. sono:
– offrire al malato calore umano, dialogo, aiuto a lottare contro la sofferenza e l’isolamento;
– in collaborazione con le Istituzioni, umanizzare le strutture e le prestazioni ospedaliere in modo da dare al malato nella sua dimensione non solo corporea, ma anche psichica, sociale e spirituale, il posto centrale nella struttura ospedaliera.
Oggi in 200 e oltre città italiane operano 25.000 volontari; in Campania sono attivi 35 gruppi A.V.O. con più di 3000 volontari.Il processo di deospedalizzazione in Italia è una realtà oramai consolidata. La gestione di un ammalato a domicilio costa un terzo rispetto a un ricovero ordinario. L’ottima compliance di un ammalato oncologico critico o terminale, assistito a domicilio, ha convertito anche i più scettici a tale tipo di erogazione sanitaria che si avvale sempre più di tecnologia dedicata. La Telemedicina consente una comunicazione in rete che fino a qualche anno fa era inimmaginabile e apre nuove prospettive e nuove frontiere che ben si conciliano in un contesto demografico a bassa densità abitativa che è il nostro territorio.

Armando De Martino ha detto:

on 5 luglio 2010

invito marco ad essere presente al Convegno venerdi 9 luglio con tutti i volontari AVO per testimoniare quanto, con tanta chiarezza ha precisato nel suo commento
DIAMO VOCE A CHI NON HA VOCE……….

Pubblicato su www.massimo.delmese.net (Politicademente – Il blog di Massimo del Mese) – Luglio 2010

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“Dal to cure… al to care “, ad Eboli un incontro sulle cure palliative

Si terrà venerdì 9 luglio presso la Sala Mangrella del complesso monumentale San Francesco di Eboli, il convegno medico sul tema “Dal to cure … al to care – Le cure palliative nella Regione Campania in un percorso di umanizzazione delle cure”.

L’incontro è organizzato dal Comitato Regionale Assistenza Malati Terminali (Cramt) in collaborazione con l’Asl di Salerno, distretto 64 di Eboli coordinato dal direttore sanitario, il dottor Pasquale Melillo e il direttore amministrativo, la dottoressa Battistina Marcello, e diverse associazioni specializzate nel settore della terapia del dolore.

“Equità nell’accesso all’assistenza, le cure palliative destinate ai malati terminali diventano un diritto per tutti – afferma il dottore Armando De Martino membro del Cramt tra i promotori dell’iniziativa e responsabile dell’Hospice “Il Giardino dei Girasoli” di Eboli – Grazie a questo incontro tra operatori medici e sanitari, e l’intera cittadinanza, i componenti del Cramt presenteranno il documento proposto agli uffici regionali competenti per l’accesso alle cure palliative territoriali ed ospedaliere. La prescrizione dei farmaci antidolore diventa più semplice ed è prevista l’attivazione e l’integrazione delle reti ospedaliere e territoriali a livello regionale e nazionale e la loro uniformità su tutto il territorio nazionale”.

La legge 38 del 15 marzo 2010 è in vigore dal 3 aprile scorso e disciplina nuove disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore. Integrazione tra interventi sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali, soprattutto nell’ambito delle cure e dell’assistenza domiciliari verso persone affette da una malattia in fase terminale.

Secondo la dottoressa Caterina Musella, componente del Cramt e presidente regionale dell’associazione Aima: “E’ questa la necessità da attuare sul territorio campano. Realizzare una rete di assistenza ai malati terminali efficace ed efficiente, che richiede l’impegno e la collaborazione di tutti”.

Al convegno è prevista la partecipazione di: prof. Raffaele Calabrò, senatore della Repubblica e consigliere del Presidente della Regione Campania per la Sanità; Dr. Fernando De Angelis, commissario Asl Salerno; Dr. Alberto De Santis, presidente “Anaste” e “Federsalute”; Dr. Walter Di Munzio, sub commissario Asl Salerno; avv. Martino Melchionda, sindaco di Eboli; dr. Pasquale Melillo, direttore distretto sanitario 64; Dr. Marco Spizzichino, dirigente della Programmazione Sanitaria Ministero della Salute; Dr. Nicola Stabile, presidente “Federfarma”; Giuseppe Zuccatelli, sub commissario ad acta della sanità campana.

Pubblicato su www.salernoinprima.it – Luglio 2010

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Eboli: “Dal to cure …al to care” – Le cure palliative nella Regione Campania in un percorso di umanizzazione delle cure

di Lucia Gallotta

Si terrà venerdì 9 luglio presso la Sala Mangrella del complesso monumentale San Francesco di Eboli, il convegno medico sul tema “Dal to cure …Al to care – Le cure palliative nella Regione Campania in un percorso di umanizzazione delle cure”. L’incontro è organizzato dal Comitato Regionale Assistenza Malati Terminali (Cramt) in collaborazione con l’Asl di Salerno, distretto 64 di Eboli coordinato dal direttore sanitario, il dottor Pasquale Melillo e il direttore amministrativo, la dottoressa Battistina Marcello, e diverse associazioni specializzate nel settore della terapia del dolore.

«Equità nell’accesso all’assistenza, le cure palliative destinate ai malati terminali diventano un diritto per tutti -afferma il dottore Armando De Martino membro del Cramt tra i promotori dell’iniziativa e responsabile dell’Hospice “Il Giardino dei Girasoli” di Eboli-. Grazie a questo incontro tra operatori medici e sanitari, e l’intera cittadinanza, i componenti del  Cramt presenteranno il documento proposto agli uffici regionali competenti per l’accesso alle cure palliative territoriali ed ospedaliere. La prescrizione dei farmaci antidolore diventa più semplice ed è prevista l’attivazione e l’integrazione delle reti ospedaliere e territoriali a livello regionale e nazionale e la loro uniformità su tutto il territorio nazionale».

Pubblicato su www.italia-news.it – Luglio 2010