Gli ALZHEIMER CAFÈ nel modello AIMA…Amiamoci

(con l’integrazione di pratiche filosofiche)

 

   OBIETTIVO

 –       Favorire la permanenza della persona affetta da Alzheimer nel proprio ambiente di vita, mantenendo/recuperando adeguati livelli di vita autonoma al fine di evitare l’istituzionalizzazione

–       Migliorare il benessere dell’utente, offrendo contesti di socializzazione in grado di mantenere e possibilmente potenziare le capacità cognitive residue

–       Ridurre il carico assistenziale e lo stress  del caregiver attraverso il sostegno alle famiglie che consente di migliorare la capacità di gestione della malattia

 

 

 ATTIVITÀ

Per la realizzazione degli obiettivi il progetto prevede, nell’ambito di un percorso di umanizzazione e continuità assistenziale, con un contributo della Chiesa Valdese, l’attivazione di Alzheimer Cafè specifici, per l’aiuto alla Persona con Alzheimer (o altre demenze) e a  colui che si prende cura del paziente attraverso ascolto, consigli, accompagnamento e sostegno nella gestione quotidiana di una persona fragile. Luoghi di sensibilizzazione dell’opinione pubblica ma soprattutto incontro tra pazienti, familiari ed esperti del Settore al fine di accoglierli, ascoltarli, fornire informazioni, consigli, suggerimenti sulle risorse presenti sul territorio e sulle modalità di accesso, sul come gestire questa o quella patologia o semplicemente per una condivisione del problema in un rapporto di dare e avere, con chi ha già vissuto la stessa esperienza o con chi è disposto ad un ascolto dedicato. Alzheimer Cafè però vuol dire molto altro ancora, vuol dire un luogo dove persone affette da Alzheimer possono socializzare e svolgere una serie di attività per mantenere e/o recuperare le abilità funzionali ricorrendo a stimoli e a sollecitazioni narrative e visive, stimolazione cognitiva, laboratorio delle emozioni, musica, arte terapia e tanto altro ancora, mentre contemporaneamente i caregiver si ritrovano in uno spazio per apprendere consigli ed informazioni, confrontarsi e condividere esperienze di vita e di sofferenza per non sentirsi soli ed abbandonati.

Le attività si svolgeranno fino al mese di dicembre 2017 presso la Casa AIMA di Napoli in Via S.Gennaro Agnano, 94 Parco Russo Pozzuoli e saranno gestite  da operatori con competenze soprattutto socio psicologiche, secondo l’approccio biopsicosociale e il metodo basato sulla relazione empatica portato avanti da sempre dal Modello AIMA..Amiamoci.