Questa è la storia di Anna, ovvero Nina, così la chiama il suo
Carlo. Nina Moglie e Mamma dolcissima (la mia) nata e cresciuta
in periferia di Napoli quando però in quei luoghi dove oggi c’è
tanto e solo cemento c’erano tanti alberi e dove tutte le persone si
conoscevano e si volevano bene come fratelli.
Nina si sposa all’età di vent’anni, dopo un fidanzamento di ben
quattro anni Lui le chiede la prova d’amore lei gliela dà ma accidenti
lo vengono a sapere i parenti e allora si devono sposare: È il
periodo del dopoguerra. La vita non è facile per nessuno figuriamoci
per due ragazzi che non hanno neanche il lavoro: Carlo
(mio padre) la sposa è il coronamento di un sogno ma purtroppo
si era venuto a sapere e quindi il matrimonio si celebrerà con una
funzione molto privata e senza abito bianco.
La vita scorre nascono tre figli e come tutte le mamme lei cresce con
affetto e tanto amore facendo per essi qualsiasi tipo di sacrificio.
All’età di 52 anni Nina si ammala di un cancro al colon ma miracolosamente
dopo l’intervento estirpato il male Nina guarisce.
Dopo 5 anni da quell’intervento incomincia per Nina una lunga
e triste malattia: le viene diagnosticato il Morbo d’Alzheimer una
malattia che ti fa ritornare una bambina: Infatti hai bisogno di
chi ti dà da mangiare, di chi ti lava. Di chi ti spoglia ma soprattutto
hai bisogno di tanto Amore Amore e cure che Nina riceve
sempre di più dal suo Amore Carlo che da quando ha fatto l’amore
con lei la prima volta non l’ha più lasciata neanche di fronte
a tale malattia cosi invalidante.
Insieme ascoltano la musica classica napoletana, Carlo le ha registrato
più di cento cassette perché ha notato che con la musica si
tranquillizza da quello stato di ansia che è tipico di questi ammalati
A volte Nina lo chiama Mamma si è vero il suo amato per lei è tutto.
Questa è la storia di mia madre è la storia di una donna che ha dato
agli altri ma ha lasciato in me un vuoto che colmerò mai non ho
ricordi recenti con lei se non legati alla sua malattia vissuti insieme
essendo io troppo giovane quando ha iniziato a sentirsi poco bene.
Comunque ringrazio il signore di poterla ancora abbracciare.
TUA FIGLIA ANNA*

* Anna Mastroianni, Napoli.