XVII GIORNATA MONDIALE DELL’ALZHEIMER: 21 SETTEMBRE ore 8.30 – Hotel Terme di Agnano – Napoli

XVII GIORNATA MONDIALE DELL’ ALZHEIMER – 10° anniversario – AIMA Napoli ONLUS- AIMA AMIAMOCI: dal to Cure al to Care-
La centralità della Persona con Alzheimer e della sua Famiglia all’interno di un percorso di umanizzazione e continuità assistenziale

La S.V. è invitata alla festa del 10° anniversario di AIMA Napoli Onlus
alla giornata di apertura in collaborazione con Servizio di Umanizzazione e Dipartimento Assistenza Anziani ASL Napoli 1

21 SETTEMBRE ore 8.30 – 16.00
Hotel Terme di Agnano – Napoli

Prossimi incontri
1 Ottobre – Asl Salerno
21 Ottobre ASL Benevento
22 Novembre ASL Caserta
21 Dicembre ASL Avellino

Considerare la persona nella sua totalità e non solo per la sua patologia. Con una cultura che ponga al centro la persona e la sua Famiglia: dal to cure al to care.
Su questo principio di umanizzazione delle cure è stato organizzato l’evento di quest’anno
Gli alti costi raggiunti da prestazioni ospedaliere inappropriate, in relazione alla gestione delle patologie cronicodegenerative,deve imporre a noi tutti una riflessione sulla possibilità di sviluppo di nuovi modelli assistenziali che possono migliorare il rapporto costi-benefici.
La demenza, infatti, con una prevalenza di circa il 6% nei soggetti di età superiore ai 65 anni, rappresenta una delle patologie cronico-degenerative con più rilevante impatto sul consumo di risorse sanitarie e socio-assistenziali e con più ampio coinvolgimento delle famiglie nei compiti di assistenza e tutela dei soggetti colpiti.
Accoglienza, assistenza, cura… dall’ADI alla RSA, alle cure palliative. Il tutto in un’ottica di presa in carico globale per migliorare non solo le condizioni della Persona affetta da Alzheimer ma anche quelle della Famiglia, la seconda vittima della Malattia la quale rappresenta sempre più un ulteriore costo anche per le sue cure.
Un’adeguata gestione della cronicità ed una riorganizzazione dei sistemi di cura la si può avere solo attraverso:
– Il potenziamento dell’assistenza domiciliare
– Il potenziamento dei servizi territoriali
– L’integrazione tra Ospedale e Distretto, tra il MMG e gli specialisti ospedalieri che devono essere in grado di gestire la domanda ed i percorsi assistenziali per una reale continuità assistenziale
– L’umanizzazione degli ambienti e dei percorsi assistenziali

Insieme a tutti voi intendiamo fare il punto della situazione. Questo e tanto altro ancora insieme a tutti quanti voi.
A dieci anni dalla ns nascita, dal progetto AIMA…AMIAMOCI e dal Decreto Ministeriale che vide l’istituzione del Progetto CRONOS e delle U.V.A. su tutto il territorio nazionale grazie anche alle 35000 firme raccolte da AIMA.
Saranno stimolati dibattiti e confronti tra operatori istituzionali,terzo settore, mondo del volontariato, famiglie e cittadini tutti, accoglieremo consigli e contributi per una migliore qualificazione del sistema delle cure per le persone non più autosufficienti e per le loro famiglie.
Evidenzieremo criticità e buone prassi soprattutto rispetto alla realizzazione di progetti specifici sostenuti dalle risorse vincolate per la realizzazione degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale.
Durante l’evento allietato da un’intermezzo musicale sarà offerto un buffet augurale e sarà consegnato il primo Premio AIMA nell’ottica di un sistema di premialità e di buone prassi.

La sensazione dell’isolamento, della solitudine per noi caregiver è quasi più pesante della malattia. Restiamo da soli in questa isola che non ci vedrà mai famosi … è difficile accettare una malattia che nega all’essere umano la sua dignità. E’ difficile accettare che un pezzo di vita della persona che ami, ogni giorno stacchi un biglietto di solo andata …noi soli possiamo essere protagonisti attivi di un’esperienza che ci vede soccombere da soli.
Dario

L’Alzheimer è un ladro così invadente che non ti lascia scelta, io mi sono ritrovata, repentinamente, con mia sorella, a diventare madre di me stessa e di mia mamma… non è più grave il convivere con l’Alzheimer ma è diverso!!!
E’ una questione di qualità della sofferenza a parità di dolore …ma c’è una cosa che custodisco con gelosia discreta dentro di me, l’unica che l’Alzheimer non può rubarmi:il ricordo di ciò che era mia madre.
Nadia

Ah! se la patologia non fosse stata Alzheimer…certamente il nostro bel rapporto sarebbe continuato, sentendoci sempre più uniti attraverso la comunicazione, i gesti. i sentimenti, sapendo sempre di essere l’uno dell’altra, invece…mi manca tanto il tutto! mi manca tanto la sua compagnia!
Rita D’Amore

Bastarono pochi giorni lontano dalla sua casa, dalle sue cose, dai suoi cari per farlo andar via per sempre…ho perso, l’ho perso, ho perso le mie figlie, mi sono persa … i sensi di colpa son talmente tanti per non aver capito che ora sono in trattamento nella speranza di riuscire a sopravvivere ad un esistenza che non è più la mia.
Anonima di Salerno

Pubblicato su Mondo Cattolico Napoli, 13 Settembre 2010

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AIMA: 21 settembre 2010 – XVII GIORNATA MONDIALE ALZHEIMER –“Non dimenticare chi dimentica”

inserito da E.L. – COMUNICATO STAMPA e INIZIATIVE

Milano, 19 settembre 2010 – “Sfruttare la vetrina offerta dalla Giornata Mondiale per dire quanto e come sarebbe giusto agire in favore delle vittime dell’Alzheimer
è forse più scandaloso del sottrarsi consueto per mancanza di risorse e capacità politica, al dovere di costruire delle reti di servizi e di tutela in risposta a necessità e a bisogni fondamentali di salute.” Ha detto Patrizia Spadin presidente e fondatrice di AIMA(Associazione Italiana Malati Alzheimer), facendo notare come nel mondo paesi molto meno “evoluti” dell’Italia si siano già dotati di piani e strategia per rispondere alle necessità dei malati.
“Per fare un esempio, nel 2008 il governo coreano ha dichiarato guerra alla demenza, e benché ancora insufficienti, i provvedimenti adottati ( come l’aumento del 4% del costo delle assicurazioni sanitarie per moltiplicare il numero dei centri e la formazione del personale che oggi cura soltanto 180.000 dei 400.000 dementi del paese) sono passi nella giusta direzione. Certo, se vogliamo prendere esempio dai migliori,” prosegue Patrizia Spadin, “ dobbiamo sicuramente ispirarci all’Australia, o al Canada dove da tempo, con grande impegno, e grande impiego di risorse sia nazionali che regionali, a cui partecipano le famiglie secondo le possibilità, sono state create reti di servizi che rispondono in maniera diversa ai diversi bisogni sanitari o assistenziali della malattia, per un percorso in continuum, dove il malato e la famiglia non sono mai lasciati soli e senza cure o assistenza. Pensiamo alla Francia , dove, nel febbraio 2008, il governo ha stanziato 1,6 miliardi di euro che per la grandissima parte (1,2 miliardi di euro) sono stati dedicati alla costruzione di centri diversi che rispondano ai bisogni dei diversi livelli di ”fragilità” dei dementi. E si potrebbe continuare con i buoni esempi, citando la Svezia, il Giappone e l’Inghilterra.
“Ciascuno di questi paesi ha peraltro la grande preoccupazione di veder raddoppiare il numero dei pazienti nel prossimo ventennio: si teme quindi che i grandi sforzi attuali per adeguare l’organizzazione sanitaria e sociale del paese alle mutate esigenze, saranno nuovamente inadeguati visto il numero crescente di pazienti.
“Solo l’Italia”, conclude Patrizia Spadin, “veleggia ignara e incosciente verso un’emergenza sanitaria e sociale sempre più drammatica. E il 21 settembre, politici e istituzioni non perderanno comunque l’occasione di salire su qualche palcoscenico, o di approfittare di qualche microfono o telecamera per dire quanto è drammatica la situazione delle vittime della malattia di Alzheimer.”

AIMA ancora una volta ricorda il suo slogan, (che sempre più deve suonare a monito e imperativo) NON DIMENTICARE CHI DIMENTICA, e invita a celebrare la giornata mondiale Alzheimer, sotto i gazebo di AIMA nelle tante iniziative che animeranno le piazze in quel giorno.

Pubblicato su Rete Lombarda Salute, informazioni, eventi, documenti settore sanitario e socio sanitario, 19 Settembre 2010

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Giornata Mondiale Alzheimer

Martedì 21 settembre alle Terme di Agnano si celebrerà la Giornata Mondiale dell’Alzheimer con un Convegno organizzato dal Servizio Umanizzazione dei percorsi assistenziali dell’ASL Napoli 1 e l’AIMA Napoli onlus co il Patrocinio della Regione Campania – Assessorato alla Sanità, delle Politiche Sociali e del Comune di Napoli sull’individuazione di un percorso teso all’umanizzazione dell’ammalato di Alzheimer e della tutela dei suoi diritti in grado di conferire dignità anche alle voci dei familiari.

L’Associazione AIMA festeggia 10 anni di attività

In occasione della XVII Giornata Mondiale dell’Alzhaimer, martedì 21 settembre, a partire dalle 8,30, presso l’Hotel Terme di Agnano a Napoli, l’associazione AIMA onlus ha organizzato un convegno per festeggiare i suoi primi 10 anni di attività.
L’evento si svolge in collaborazione con il servizio di Umanizzazione e il Dipartimento di Assistenza Anziani della Asl Napoli 1 Centro. L’incontro farà il punto sullo stato dell’arte del progetto AIMA-Amiamoci con interessanti dibattiti e confronti tra operatori istituzionali, terzo settore, mondo del volontariato, cittadini e famiglie che nel corso dei 10 anni di attività sul territorio sono entrate in contatto con l’associazione.

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Alzheimer, i 10 anni dell’AIMA

Oggi alle Terme di Agnano si celebra la giornata mondiale dei malati di Alzheimer e ricorre il 10° anniversario dell’Aima Campania, la sezione regionale dell’associazione italiana guidata da Caterina Musella.

Mentre gli altri Paesi agiscono e cercano risposte contro il dilagare dell’Alzheimer, “solo l’Italia veleggia ignara e incosciente verso un’emergenza sanitaria e sociale sempre più drammatica. Si celebra oggi la giornata mondiale dedicata al “ladro della memoria”: “Politici e istituzioni non perderanno comunque l’occasione di salire su qualche palcoscenico, o di approfittare di qualche microfono o telecamera, per dire quanto è drammatica la situazione delle vittime della malattia di Alzheimer”.
Parole dure di Patrizia Spadin, fondatrice e presidente dell’Associazione italiana malattia di Alzheimer (Aima), Spadin fa notare come, nel mondo, anche Paesi ritenuti molto meno evoluti dell’Italia si siano già dotati di piani e strategie per rispondere alle necessità dei malati.
“Per fare un esempio – afferma – nel 2008 il Governo coreano ha dichiarato guerra alla demenza e benché ancora insufficienti, i provvedimenti adottati (come l’aumento del 4 per cento del costo delle assicurazioni sanitarie, per moltiplicare il numero dei centri e la formazione del personale che oggi cura soltanto 180 mila dei 400 mila malati del Paese) sono passi nella giusta direzione”. “La demenza – aggiunge Caterina Musella che guida l’associazione a Napoli e in Campania – con una prevalenza di circa il 6 per cento nei soggetti di età superiore ai 65 anni, rappresenta una delle patologie cronico-degenerative con il più rilevante impatto sul consumo di risorse sanitarie e socio-assistenziali e con il più ampio coinvolgimento delle famiglie nei compiti di assistenza e tutela dei soggetti colpiti”.
Accoglienza, assistenza, cura, assistenza domiciliare, ricovero in strutture e residenze sanitarie assistenziali in Campania: di questo si parla oggi alle Terme di Agnano, dove si celebra anche il decimo genetliaco dell’associazione regionale malati di Alzheimer. Sotto la lente i servizi per la cura dei pazienti oggi esistenti. Ovvero, quello che è stato fatto in dieci e quello che ancora c’è da fare.
E. M.

Pubblicato su Il Denaro.it, 21 Settembre 2010

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Alzheimer: oggi è la giornata mondiale

Si celebra oggi la 17a Giornata Mondiale dell’Alzheimer. “E’ tempo di agire insieme”: il titolo della manifestazione che prevede eventi e convegni organizzati a tema per sensibilizzare nei confronti dell’Alzheimer, per aiutare paziente e famiglia spesso abbandonati dalle istituzioni.
Nel mondo soffrono di Alzheimer 25 milioni di persone e ogni anno vengono diagnosticati 4,6 milioni di nuovi casi. La cifra dovrebbe raddoppiare nei prossimi 20 anni. In Italia ci sono più di 500.000 malati, il 20% degli over 65.
Al momento non esiste una cura efficace e risolutiva. Ci sono farmaci buoni per agire sui sintomi e rendere il malato autosufficiente, ma poi arriva inevitabilmente il peggioramento in cui i ricordi si affievoliscono sempre più e il malato non riconosce nemmeno i familiari e le persone care.
Il morbo di Alzheimer impiega dai 12 ai 15 anni per compeiere il suo processo degenerativo. Questa giornata serve a chiudere più aiuto alle istituzioni e a sostenere la ricerca, strada fondamentale per la cura.

Pubblicato su Informazione.it

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“Non abbandonate i malati di Alzheimer”: appello alle istituzioni

A Napoli il convegno dell’Aima. La presidente Musella: “Facciamo i conti ogni giorno con una sostanziale disinformazione”. In Campania si contano circa 60 mila casi, solo a Napoli sono 6 mila

NAPOLI – “Diciamo alle istituzioni: non abbandonate i malati di Alzheimer”. Il grido d’aiuto si leva dal convegno organizzato oggi a Napoli dall’Aima (Associazione italiana malattia Alzheimer) Campania in occasione della XVII Giornata Mondiale dell’Alzheimer e dei dieci anni di attività dell’associazione. In Campania si contano circa 60mila casi, solo a Napoli sono 6mila le persone colpite dalla malattia cronico-degenerativa. Malattia che insorge sempre più precocemente anche a 40, 50 anni, non solo in età avanzata, sconvolgendo interi nuclei familiari. Lo racconta Caterina Musella, presidente dell’Aima napoletana: “Facciamo i conti ogni giorno con una sostanziale disinformazione: le famiglie che si ritrovano con un caso di Alzheimer in casa sono disorientate, non sanno cosa fare, a chi rivolgersi”.
L’associazione gestisce un numero verde di informazione (800098546) e un centro ascolto che, nel corso di dieci anni, ha risposto a oltre 10mila chiamate. “Richieste d’aiuto – sottolinea la responsabile dell’organizzazione – perché nella nostra regione strutture non ce ne sono e gli ospedali non sono preparati ad accogliere questi malati”. L’Aima coordina a Napoli anche un gruppo di auto aiuto e una serie di servizi che garantiscono l’accompagnamento e la presa in carico “globale” del paziente.
“L’Alzheimer – aggiunge la presidente – richiede cure continue e un impegno delle famiglie 24 ore su 24. Alla complessità della malattia, però, non corrisponde un servizio adeguato, se si pensa che si è arrivati per piccoli passi e molto a fatica alla realizzazione in Campania di soli due centri di accoglienza, uno aperto nel 2005 ad Avellino, l’altro più recentemente a Salerno”. Da Napoli parte anche un invito a “mettere in rete le esperienze, che pure esistono sul territorio ma sono isolate, ripartendo dalle buone prassi sviluppate in questi anni”. Accanto a questo, altro obiettivo delle associazioni è il miglioramento della qualità della vita del paziente. “Vogliamo fare in modo – conclude Caterina Musella – che il paziente affronti la propria malattia nel modo più dignitoso possibile”.

Pubblicato su Superabile INAIL, 22 Settembre 2010

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A Novembre si terrà a Benevento un Convegno sull’Alzheimer

Distretto di Benevento 1
Il prossimo 10 Novembre 2010, dalle ore 15:30 alle ore 19:30, presso la Biblioteca Provinciale Mellusi – Corso Garibaldi in Benevento, si terrà l’incontro dibattito “La centralità della Persona con Alzheimer e della sua Famiglia all’interno di un percorso di umanizzazione e continuità assistenziale.
Il convegno è organizzato dall’AIMA (Associazione Italiana Malattia di Alzheimer) – sezione campana – e l’ASL di Benevento, e si svolge in occasione del X Anniversario dell’Associazione e della XVII Giornata Mondiale Alzheimer.

Pubblicato da ASL Benevento 1, 30 Ottobre 2010

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Mercoledì 10 novembre alla Biblioteca Provinciale si parlerà della malattia di Alzheimer 

Interverranno medici, operatori e familiari degli affetti da questa malattia

La centralità della persona con la malattia di Alzheimer e della sua famiglia all’interno di un percorso di umanizzazione” è il tema dell’incontro-dibattito che si svolgerà a Benevento, nella Biblioteca provinciale “Mellusi”, mercoledì 10 novembre, a partire dalle ore 15.30. Interverranno medici, operatori e familiari dei malati di Alzheimer.
Ai lavori parteciperà la presidente dell’Aima, Caterina Musella.
“La crescita esponenziale dei casi, anche in provincia di Benevento, rende questa patologia – si legge in una nota -una vera e propria emergenza.
Gli alti costi raggiunti da prestazioni ospedaliere inappropriate, in relazione alla gestione di questa patologia, deve imporre a tutti una riflessione sulla possibilità di sviluppo di nuovi modelli assistenziali che possono migliorare il rapporto costi-benefici.
La demenza, infatti, con una prevalenza di circa il 6% nei soggetti di età superiore ai 65 anni, rappresenta una delle patologie cronico-degenerative con più rilevante impatto sul consumo di risorse sanitarie e socio-assistenziali e con più ampio coinvolgimento delle famiglie nei compiti di assistenza e tutela dei soggetti colpiti.
Proprio la famiglia è la seconda vittima della malattia la quale rappresenta sempre più un ulteriore costo anche per le sue cure.
Un’adeguata gestione della cronicità ed una riorganizzazione dei sistemi di cura la si può avere solo attraverso: il potenziamento dell’assistenza domiciliare; il potenziamento dei servizi territoriali; l’integrazione tra ospedale e Distretto, tra i medici di base e gli specialisti ospedalieri che devono essere in grado di gestire la domanda ed i percorsi assistenziali per una reale continuità assistenziale.
L’iniziativa del 10 novembre sarà utile anche per fare il punto su certi ritardi, sul ruolo dell’Asl e dell’associazionismo. Si punterà, con più forza, a considerare la persona nella sua totalità e non solo per la sua patologia”.La centralità della persona con la malattia di Alzheimer e della sua famiglia all’interno di un percorso di umanizzazione” è il tema dell’incontro-dibattito che si svolgerà a Benevento, nella Biblioteca provinciale “Mellusi”, mercoledì 10 novembre, a partire dalle ore 15.30. Interverranno medici, operatori e familiari dei malati di Alzheimer.
Ai lavori parteciperà la presidente dell’Aima, Caterina Musella.
“La crescita esponenziale dei casi, anche in provincia di Benevento, rende questa patologia – si legge in una nota -una vera e propria emergenza.
Gli alti costi raggiunti da prestazioni ospedaliere inappropriate, in relazione alla gestione di questa patologia, deve imporre a tutti una riflessione sulla possibilità di sviluppo di nuovi modelli assistenziali che possono migliorare il rapporto costi-benefici.
La demenza, infatti, con una prevalenza di circa il 6% nei soggetti di età superiore ai 65 anni, rappresenta una delle patologie cronico-degenerative con più rilevante impatto sul consumo di risorse sanitarie e socio-assistenziali e con più ampio coinvolgimento delle famiglie nei compiti di assistenza e tutela dei soggetti colpiti.
Proprio la famiglia è la seconda vittima della malattia la quale rappresenta sempre più un ulteriore costo anche per le sue cure.
Un’adeguata gestione della cronicità ed una riorganizzazione dei sistemi di cura la si può avere solo attraverso: il potenziamento dell’assistenza domiciliare; il potenziamento dei servizi territoriali; l’integrazione tra ospedale e Distretto, tra i medici di base e gli specialisti ospedalieri che devono essere in grado di gestire la domanda ed i percorsi assistenziali per una reale continuità assistenziale.
L’iniziativa del 10 novembre sarà utile anche per fare il punto su certi ritardi, sul ruolo dell’Asl e dell’associazionismo. Si punterà, con più forza, a considerare la persona nella sua totalità e non solo per la sua patologia”.

Pubblicato su lagazzettadibenevento.it, 03 Novembre 2010

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Centralità della persona e Alzheimer: incontro alla Biblioteca provinciale il 10 novembre 

‘La centralità della persona con la malattia di Alzheimer e della sua famiglia all’interno di un percorso di umanizzazione’ è il tema dell’incontro-dibattito che si svolgerà a Benevento, nella Biblioteca provinciale ‘Mellusi’, mercoledì 10 novembre a partire dalle 15,30. Interverranno medici, operatori e familiari dei malati di Alzheimer. Ai lavori parteciperà la presidente dell’Aima, Caterina Musella.

La crescita esponenziale dei casi – è scritto in un comunicato dell’Aima – anche in provincia di Benevento, rende questa patologia una vera e propria emergenza. Gli alti costi raggiunti da prestazioni ospedaliere inappropriate, in relazione alla gestione di questa patologia, deve imporre a tutti una riflessione sulla possibilità di sviluppo di nuovi modelli assistenziali che possono migliorare il rapporto costi-benefici. La demenza, infatti, con una prevalenza di circa il 6% nei soggetti di età superiore ai 65 anni, rappresenta una delle patologie cronico-degenerative con più rilevante impatto sul consumo di risorse sanitarie e socio-assistenziali e con più ampio coinvolgimento delle famiglie nei compiti di assistenza e tutela dei soggetti colpiti.

Un’adeguata gestione della cronicità e una riorganizzazione dei sistemi di cura la si può avere solo attraverso: il potenziamento dell’assistenza domiciliare; il potenziamento dei servizi territoriali; l’integrazione tra ospedale e Distretto, tra i medici di base e gli specialisti ospedalieri che devono essere in grado di gestire la domanda ed i percorsi assistenziali per una reale continuità assistenziale.

L’iniziativa del 10 novembre sarà utile anche per fare il punto su certi ritardi, sul ruolo dell’Asl e dell’associazionismo. Si punterà, con più forza, a considerare la persona nella sua totalità e non solo per la sua patologia”.

Pubblicato su il Quaderno.it

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Alzheimer, una malattia che colpisce anche le famiglie: convegno per sensibilizzare

‘La centralità della persona con la malattia di Alzheimer e della sua famiglia all’interno di un percorso di umanizzazione’ (GUARDA IL VIDEO). Questo il tema dell’incontro che ha visto la partecipazione di medici, operatori e familiari dei pazienti con tale patologia. Ai lavori ha preso parte la presidente dell’Associazione Italiana malati di Alzheimer, Caterina Musella, che ha sottolineato in particolare la necessità di umanizzazione dei luoghi di cura e dei percorsi assistenziali. Questi ultimi per la presidente dovrebbero essere svolti principalmente a domicilio con la creazione poi di Centri diurni “che aiutano i pazienti e sono un bene prezioso anche per le famiglie”. L’auspicio è che ne venga aperto uno anche a Benevento.

Pubblicato su il Quaderno.it, 10 Novembre 2010

Per CD Puglianello

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